"Ci aspettiamo una moderata crescita per il futuro, crediamo che il mercato immobiliare inizi a stabilizzarsi..........La nostra stima è che non ci sono indicazioni per ora  che le perdite del mercato subprime si siano estese a tutto il mercato dei mutui che sembra ancora essere sano.... Ben Bernanke (presidente della FED) agosto 2007 HAHAHAHA!!!

sabato 23 ottobre 2010

E' il momento di comperare in borsa? Pensieri ad alta voce

In questi giorni il mercato sta salendo e inevitabilmente aumentano gi ottimisti nonchè la tentazione di cedere alle sirene del rialzo. Soprattutto aumenta il senso di frustrazione di chi è ancora fuori dal mercato e vede guadagni sfumare. Avidità e paura sono legate indissolubilmente all'andamento dei mercati e sono le principali responsabili delle perdite. L'unico antidoto è affrontare razionalmente la situazione analizzando i pro e i contro sia da punto di vista dell'analisi fondamentale che dell'analisi tecnica.
Proverò quindi a razionalizzare quello che ho letto nei vari blog e siti facendo dei ragionamenti ad "alta voce".
Partiamo dall'analisi fondamentale e dalle buone notizie. Queste arrivano a livello microeconomico e cioè delle aziende che stanno tornando a fare utili. Le trimestrali che stanno uscendo sono infatti molto buone e battono, tranne casi isolati, le attese degli analisti. Sul fatto che poi gli analisti abbiano tenuto troppo basse le stime per prudenza o per convenienza (tengo basse le stime faccio comprare i titoli alla banca, gli utili battono le stime, il titolo sale la banca guadagna) si può discutere. Di fatto sono buone notizie che supportano il rialzo.
Qui la cattiva notizia è invece legata ai casi isolati che non hanno battuto le stime e in particolare a Bank of America che è ancora alle prese, più di altri, con i titoli spazzatura. Diciamo che è la punta dell'iceberg ma questo rimanda a un discorso più generale di macroeconomia che vedremo poco oltre.
Altro elemento portato a favore del rialzo dagli ottimisti è che i rapporti prezzi utili sono a livelli molto bassi. I prezzi ovviamente sono dati, basta guardare il giornale, mentre per quel che riguarda gli utili prospettici, poichè ovviamente l'utile è dato dai ricavi meno i costi, bisogna vedere come questi si muoveranno.
Per quanto riguarda i costi si può dire che le aziende negli ultimi anni hanno raggiunto livelli di efficienza di prim'ordine: si sono ristrutturate anche delocalizzando (aumentando quindi la disoccupazione)e sfruttando al massimo le nuove tecnologie. Ora però grossi recuperi di produttività non se ne vedono anche se non è escluso ed è augurabile che ci siano (l'azione umana è imprevedibile). In altri termini, se ci guardiamo indietro solo quindici anni fa il mondo era completamente diverso: internet era riservato a pochi appassionati e la Cina e l'India erano paesi praticamente sottosviluppati. Lo sviluppo prorompente di queste "novità" ha consentito un abbattimento dei costi di proporzioni impensabili e allo stato attuale irripetibili.
Altra componente che ha inciso sulla componente abbattimento dei costi sono gli oneri finanziari: anche in questo caso le aziende hanno potuto godere di tassi di interesse storicamente bassi sulla cui sostenibilità vedremo più avanti nelle considerazioni macro.
Per quanto riguarda i ricavi futuri le aziende possono fare relativamente poco nel senso che possono migliorare continuamente la propria offerta ma difficilmente possono influenzare la domanda. Sia per quanto riguarda i costi che i ricavi le principali incognite sono a livello macroeconomico
Passiamo quindi al livello macroeconomico che...... continua.....